Sono quasi 10 anni che sviluppo con Ruby on Rails. Sono più di 5 anni che la squadra che ho formato ha deciso di lavorare con questo strumento con ottimi risultati. Perchè?
Ruby on Rails nasce in un contesto in cui lo sviluppo web era spesso artigianale e privo di convenzioni. Ogni progetto avevo una sua architettura e un suo modo di interpretare la situazione.
ROR ai tempi, ai miei occhi, mise un punto fermo: le ossature di una applicazione web sono queste.
Non uscire dai binari e sarai contento. E per quanto mi riguarda così è stato.
Da quando ho incontrato Rails organizzo il mio lavoro e quello della mia squadra sempre basandomi sul concetto di risorsa REST che Rails mi ha insegnato e con un po’ di fantasia nel naming si riesce sempre a trovare il modo di interpretare le richieste del cliente rimanendo stabili e veloci sui binari.
Ci sono articoli fondamentali in tal senso. Il mio preferito su questo argomento sono le slide di Derek Prior.
Ad oggi questo approccio rimane secondo me il miglior strumento per chi deve sviluppare un servizio web online con poco budget e un piccolo team.
Si non è più il framework che va di moda e forse i gloriosi anni zero e dieci che hanno visto il boom delle startup di internet sono alle spalle.
Forse diventeremo tutti figlio del dio JS (con cui spesso abbiamo a che fare quando le UI si fanno “complesse”) però Rails rimane, a mio avviso, lo strumento per sviluppare velocemente un MVP (minimum viable product) e poi farlo crescere.
Scomodare React, Vue o altri strumenti del genere che nascono per gestire le interfacce è speso superfluo o rindondante. Spesso ci si accorge che siamo davanti ad una sovraingegnerizzazione di molteplici servizi che più che soddisfare le esigenze del cliente tendono a soddisfare l’ego di noi programmatori.
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